Un evento cosmopolita, durato tre giorni, con ospiti da tutto il mondo. Una location mozzafiato in riva al Lago Maggiore e un soffio del deserto legato alla tradizione degli “uomini in blu”: i Tuareg

sa_ha_giamminola_opificio-(22) Organizzare un matrimonio richiede, si sa, una certa abilità. Soprattutto quando i futuri sposi vivono a Londra, ma sognano di sposarsi in Italia. Soprattutto quando la sposa, Sandra, milanese, desidera un evento intimo, all’insegna di classicità ed eleganza, mentre lo sposo, Halila, una grande festa in cui coinvolgere, oltre alle famiglie, il maggior numero possibile di amici.

Origini siciliane per la famiglia di lei e dall’importante tradizione artistica – il fratello di Sandra è un famoso violista -, origini per metà francesi e per metà berbere per quella di lui, con il vento del Sahara che scorre nelle vene. Una cerimonia con rito misto e circa 150 invitati, provenienti un po’ da tutto il mondo, ospiti di Sandra e Halila per un intero weekend e con vari momenti di accoglienza e di intrattenimento da organizzare. Due anime, insomma, per un amore unico e dalla storia davvero particolare.

sa_ha_giamminola_opificio-(17) Esperienza e savoir-fair hanno permesso al Matrimonio dei Sensi di organizzare l’evento che entrambi i ragazzi sognavano: Villa Muggia, straordinaria location a Stresa, ha ospitato infatti una festa sì elegante e raffinata, ma dove non sono mancati momenti conviviali e di puro divertimento, come il particolare spettacolo danzante, omaggio alla cultura tradizionale del popolo Tuareg e alla famiglia della mamma dello sposo.

sa_ha_giamminola_opificio-(31) Fil rouge dell’intero evento, il color indaco dei dettagli, dagli abiti delle damigelle fino alle decorazioni floreali: altro omaggio agli uomini del deserto e al velo con cui si coprono testa e viso.  Mentre a conclusione della candlelight dinner, balli e musica sotto una pioggia di fuochi d’artificio!

Photo © Opificio 42