“La danza aspira all’armonia, così come la moda aspira alla Grazia.”
Chiara Vitale
Notte magica la notte di Natale, notte di atmosfera di sogni e di aspirazioni, notte fatata in cui tutto si ammanta di luce e ognuno può brillare della propria. Notte raccontata magistralmente da Cajkovskij e messa in scena dalle ballerine del Milano City Ballet di Roberto Altamura.
Lo Schiaccianoci: Overture
Entrano in scena i giochi puntanti della grana di riso e le greche Chevron che si rincorrono all’infinito, una sorta di danza tesa a disegnare ‘un vivere in maglia’ del tutto moderno, bloccato solo dalle passamanerie e tempestato di bottoni gioiello. L’accarezzano il rosa delicato e l’azzurro polare, la animano il blu Cina e il rosso lacca.
Lo stesso rosso che scivola nell’ ‘after five’ fino ad una sera riscaldata dai piumini jacquard che nulla hanno di sportivo, ma che sfoggiano una perfetta aria glamour, accanto a gonne che giocano con i volumi. Una sera che si fa ‘grand soiree’ grazie ai sapienti giochi di bianco e nero, ai tessuti di spessore, alle suggestioni di stile.
Consegna dello Schiaccianoci e Valzer dei Fiocchi di Neve
Complice la magica atmosfera dell’inverno, la sposa si incorona Principessa delle Nevi, rassicurata dalla seduzione dei piumini in pizzo, dai cappotti, dalle mantelle, dagli spencer che condividono il segreto della doppiatura in Thermore. Segni di riconoscimento: i colli da Biancaneve, il punto vita sottolineato o lievemente ‘strizzato’, gli effetti ventaglio.
Capispalla gentili, pronti a lasciare il palcoscenico alla sintesi dei tubini o alle gonne dai volumi generosi.
Un tratto delicato condiviso anche dai modelli dal rosa e dall’azzurro innevato, dal tulle ghiacciato, ma pronto ad illuminarsi se solo si posa un cristallo di neve Swarovski.
Il Valzer dei fiori
Sembrano danzare i capi dipinti a mano, fiori colti in un giardino tardivo, rose inglesi dai toni delicatissimi o intensi posati su gonne dalla diversa lunghezza. Omaggio ad una pittura acquerellata, ad una sartorialità che usa il tessuto come fosse una tela e a uno stile che si ispira alla nobiltà della botanica.
Ed è una corolla, grande, orgogliosa e importante a trionfare, anzi a diventare corpino, e ad aprire il sentiero ad abiti pensati per una sposa sempre romantica, incantevole e incantata.
Abiti che si prolungano in strascichi fluidi, che disegnano scollature delicate, che incorniciano il décolletée quasi fossero preziosi collier.
Il Valzer della Fata Confetto
Ed è solo magia…